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Le tre deleghe sulla riforma processuale introdotte dalla legge n. 103 del 2017
di Pierpaolo Dell'anno
Con il presente contributo, l’Autore analizza le tre importanti deleghe - in materia di intercettazioni, impugnazioni e ordinamento penitenziario - contenute nella recente legge n. 103 del 2017 (c.d. Riforma Orlando), evidenziandone tanto gli aspetti migliorativi quanto quelli che potranno eventualmente rivelarsi più problematici. Non sono mancate brevi considerazioni in ordine agli aspetti trascurati dal legislatore delegante sui quali si attendeva da tempo un intervento normativo.
PAROLE CHIAVE: legge 103/2017 - deleghe legislative - intercettazioni - impugnazioni - ordinamento penitenziario
With the following contribution, the author analyses the three important enabling acts - regarding the phone tapping, appeals and penitentiary arrangements - contained in recent law no. 103 of 2017 (the so-called “Riforma Orlando”), highlighting both the improvement aspects and those that may prove to be more problematic. There is also a short considerations on the aspects neglected by the legislator on which a regulatory intervention had long been expected.
IL PERIMETRO DEL LAVORO
La riforma Orlando, frutto di un accorpamento in un unico testo di tre progetti di legge approvati dalla Camera (atti nn. 2798, 2150 e 1129) e di una serie di proposte di legge di iniziativa parlamentare [1], ha trovato la luce dopo un lungo e complesso iter di lavori parlamentari durati circa due anni e mezzo [2].
Si tratta di intervento normativo ad ampio raggio che ha investito rilevanti settori del diritto penale, della procedura penale e dell’ordinamento penitenziario. Sotto il profilo strutturale, consta di un unico articolo formato da ben novantacinque commi e vi sono in esso racchiuse anche tre importanti deleghe contenenti principi e criteri ai quali il Governo dovrà attenersi per la messa a punto delle nuove discipline in materia di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, di impugnazioni e di ordinamento penitenziario.
Il legislatore quindi non si è limitato alla approvazione di innovazioni del codice di procedura penale “immediatamente efficaci” ma ha anche fatto ricorso alla “delegazione”, che è considerato lo strumento più adatto per riformare materie particolarmente complesse, materie su cui le coalizioni politiche incontrano oggettive difficoltà a pervenire ad accordi.
Prima di entrare in medias [continua ..]