Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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L'“aggiornamento” della giustizia penale spagnola nel 2015. Riforme parziali in attesa del nuovo codice di procedura penale (di Ignacio Flores Prada)


Nel dicembre 2014, il Ministro della Giustizia spagnolo abbandonò l’idea – da tempo coltivata – di approvare un nuovo Codice di Procedura Penale, annunciando al suo posto, ed entro il 2015, una serie di riforme urgenti e parziali per realizzare le modifiche di adattamento al diritto europeo, per migliorare l’efficienza processuale e per rafforzare le garanzie del modello interno di giustizia penale. Conseguentemente, nel 2015 sono state approvate cinque leggi che, direttamente ed indirettamente, hanno modificato alcuni profili fondamentali della vecchia Legge di Procedura Penale del 1882 (Ley de Enjuiciamiento Criminal). Con il presente lavoro, l’Autore si propone di mettere in risalto, in forma sintetica e schematica, i contenuti più rilevanti di tali riforme, evidenziandone gli aspetti che possono rivelarsi come particolarmente nuovi o controversi.

“Modernization” of the Spanish criminal justice in 2015. Partial reforms waiting the new code of criminal procedure

In December 2014, the Spanish Minister of Justice dismissed the idea of adopting a new Code of Criminal Procedure, announcing in its place, a series of urgent and partial reforms to be approved within 2015 to address the adaptation to European community law, to improve efficiency procedural, and to strengthen the guarantees of the National model of criminal justice. Product of this decision, five laws in 2015 have been approved that directly and indirectly, have modified some substantial aspects of the old Criminal Procedure Act of 1882 (Ley de Enjuiciamiento Criminal). The purpose of this work is to underline, in summary and schematic form, the most relevant content of these reforms, emphasizing those that can reveal as particularly new or controversial.

LE RIFORME DEL 2015: AGGIORNAMENTO VS NUOVO CODICE «Non è questo il momento di affrontare l’approvazione di un nuovo codice di procedura penale, che comporterebbe un cambiamento radicale del modello attuale, e che avrebbe bisogno quindi di un grande consenso. Tuttavia, ci sono aspetti specifici del nostro sistema di giustizia penale che richiedono riforme che non ammettono ritardo». Con queste parole il Ministro della Giustizia spagnolo, nel dicembre 2014, giustificava la decisione di abbandonare il progetto di un nuovo codice di procedura penale elaborato dallo stesso ministero nel 2013, annunciando al suo posto, ed entro il 2015, una serie di riforme urgenti e parziali per realizzare le modifiche di adattamento al diritto europeo, per migliorare l’efficienza processuale e per rafforzare le garanzie del modello interno di giustizia penale [1]. La bozza di progetto di codice del 2013, risultato dei lavori di una commissione nominata dal Ministro della Giustizia dell’epoca Alberto Ruiz-Gallardón (Partito popolare), aveva suscitato ragionevoli aspettative di successo. Da un lato, si trattava di un testo in sostanza in linea con il progetto di riforma del 2011 proposto dal Governo socialista, il che dimostrava l’esistenza di un sostanziale consenso di fondo tra i due principali partiti politici iberici circa il futuro modello di procedura penale di stampo accusatorio. Inoltre, la maggioranza assoluta del Partito popolare in seno al Congresso dei Deputati, a seguito delle elezioni del novembre 2011, avrebbe permesso di superare, con poche difficoltà, gli ostacoli frapposti all’approvazione del progetto dall’iter della procedura parlamentare. Tuttavia, la sostituzione del ministro Ruiz-Gallardón con Rafael Catalá Polo alla guida del Dicastero della Giustizia nel settembre 2013, insieme alle note difficoltà politiche causate dalla grave crisi economica, hanno fatto propendere per una soluzione meno radicale e meno impegnativa per la riforma della procedura penale spagnola: realizzare le modifiche essenziali e ritardare la discussione sul nuovo modello di giustizia penale ad un momento più favorevole. Risultato di una decisione del genere è stata l’approvazione nel 2015 di cinque leggi che, direttamente ed indirettamente, hanno modificato alcuni profili fondamentali del processo penale spagnolo. Tra tali novelle non vi è alcun filo conduttore, se non il loro contributo, parziale ed inerente a specifici aspetti, per modernizzare il codice di rito penale, recepire la legislazione comunitaria e dare efficienza all’amministrazione della giustizia. Lo scopo del presente lavoro è quello di mettere in risalto, in forma sintetica e schematica, i contenuti più rilevanti delle riforme in questione, sottolineandone gli aspetti che possono rivelarsi come particolarmente nuovi o controversi. Onde perseguire [continua..]

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Fascicolo 5 - 2016