Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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Sezioni Unite (di Antonio Pagliano)


DALLA NATURA GIURIDICA DELL’ASTENSIONE DEL DIFENSORE CONSEGUE L’ILLEGITTIMITÀ DEL RIGETTO DELLA RICHIESTA DI RINVIO PER ESIGENZE DI GIUSTIZIA NON CONTEMPLATE DAL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE (Cass., sez. un., 29 settembre 2014, n. 40187) Chiamate ad intervenire in merito alla questione, di non scarsa delicatezza, relativa alla sussistenza della possibilità da parte del giudice di rigettare la richiesta di rinvio della trattazione del processo in virtù dell’adesione del difensore all’astensione proclamata in applicazione delle norme del codice di autoregolamentazione degli avvocati, le Sezioni Unite hanno affermato l’importante principio secondo cui l’astensione del difensore configura l’esercizio di un vero e proprio diritto costituzionalmente protetto (recependo quanto già affermato in altro ambito da Cass., sez. un., 30 maggio 2013, n. 26711). Superando l’opposta più consolidata opinione, il massimo consesso di legittimità ha, inoltre, affermato che il codice di autoregolamentazione degli avvocati costituisce fonte di diritto vincolante erga omnes;all’autorità giudiziaria spetta pertanto esclusivamente il compito di controllare il rispetto delle evocate disposizioni, potendo statuire eventualmente sull’illegittimità dell’astensione solo in presenza di violazioni del medesimo codice di autoregolamentazione, senza pertanto poter mai invocare per se stessa il potere di una valutazione discrezionale di opportunità che risulta essere stata effettuata a monte dal legislatore attraverso l’adozione della normativa che ha imposto alle categorie professionali di dotarsi di propri codici di autoregolamentazione, a loro volta approvati da appositi organismi. Abbracciando tale ricostruzione, la Corte ha definitivamente superato il più consolidato orientamento secondo cui l’adesione del difensore alla astensione dalle udienze proclamata dagli organismi di categoria non integra un legittimo impedimento, in quanto la decisione del difensore di astenersi dalla trattazione dell’udienza non può essere ricondotta a situazioni oggettive ed indipendenti dalla volontà del soggetto impedito, ma al contrario costituisce una libera scelta che pur rappresentando una forma di esercizio di una libertà sindacale deve trovare un momento di valutazione da parte del giudice in virtù dell’esigenza di dover contemperare i diritti delle altre parti del processo (Cass., sez. II, 19 aprile 2013, n. 22353; Cass., sez. II, 6 dicembre 2011, n. 46686). Nel caso di specie, le Sezioni Unite hanno così disposto l’annullamento della sentenza di primo grado ritenendo illegittima l’ordinanza con cui il tribunale aveva disatteso l’istanza di rinvio del difensore che aderiva all’astensione proclamata dall’Unione Camere Penali, disponendo la regolare [continua..]

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