Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

18/02/2020 - Corte e.d.u., 18 febbraio 2020, Marilena Carmen Popa c. Romania

argomento: corti europee - giudice/giudizio

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Non è automaticamente violato l’art. 6 Cedu qualora la sentenza assolutoria venga riformata nei successivi gradi di giudizio senza che sia rinnovata l’istruzione dibattimentale. Per scongiurare l’inosservanza del referente convenzionale occorrono almeno due requisiti: la nuova condanna deve fondarsi sulla diversa valutazione di una prova già assunta, di cui nessuna tra le parti abbia mai contestato la rilevanza, la compatibilità alla legge o l’autenticità; poi, non deve essere stata messa in discussione l’attendibilità dei testimoni sentiti in prime cure: per tal ragione non è necessario riacquisirne le dichiarazioni (caso nel quale una notaia era stata assolta in prima istanza da alcune accuse di falso e, poi, successivamente condannata; la ricorrente si doleva che il giudice del gravame non avesse ri-acquisito le testimonianze già assunte in primo grado; la sentenza di condanna, però, non negava l’attendibilità dei testi a favore della difesa, ma leggeva le conclusioni cui perveniva il perito nominato in primo grado in modo da porle a conferma della tesi accusatoria. Né durante il processo, né negli atti di imputazione le parti avevano contestato l’attendibilità dei testi o l’operato del perito: secondo i giudici strasburghesi era, allora, ammissibile una nuova lettura dei materiali già raccolti da parte della corte dell’impugnazione, con un diverso epilogo decisorio).