argomento: corti europee
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Corte e.d.u., 4 ottobre 2025, Marko Tesić c. Serbia
Parole chiave: libertà di espressione - condanna del difensore per oltraggio alla corte per memorie non pubbliche circa presunte irregolarità del verbale d’udienza - osservazioni non riguardanti l’integrità personale del giudice ma solo il regolare svolgimento del contraddittorio - ingerenza non necessaria in una società democratica
Al ricorrente - difensore dell’imputato in un processo per tentato omicidio - è inflitta dalla autorità giudiziaria serba una sanzione pecuniaria per oltraggio a causa delle osservazioni formulate dal ricorrente stesso all’interno di memorie scritte non pubbliche, circa la irregolare documentazione nel verbale d’udienza delle sue obiezioni procedurali sollevate durante un esame peritale. Nonostante il sarcasmo del tono utilizzato, la Corte europea rileva che le memorie costituivano autentiche doglianze finalizzate a un corretto esercizio del contraddittorio e in alcun modo lesive della integrità personale del giudice. Si ritiene, pertanto, che la condanna del legale si sia tradotta nella violazione del diritto alla libertà di espressione, in quanto la condanna a una pena pecuniaria si configura come ingerenza nel diritto garantito dall’art. 10 Cedu, della quale, però, i giudici nazionali non hanno sufficientemente motivato il prescritto requisito della necessità in una società democratica.