Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

06/07/2025 - Novità in materia di indagini informatiche

di Elena Andolina

argomento: de jure condendo - indagini preliminari e difensive

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di Elena Andolina

È stato assegnata alla Commissione Giustizia del Senato la proposta di legge S. 1505, d’iniziativa dell’onorevole Zanettin e Altri, recante “Modifiche al codice di procedura penale, al codice penale e al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in materia di indagini informatiche”. 

Il disegno di legge intende fornire all'autorità giudiziaria e alla polizia giudiziaria strumenti adeguati per contrastare il crimine, sempre più agevolato dal ricorso alle nuove tecnologie digitali. L’art. 1 della proposta, incide sul codice di procedura penale, introducendo un apposito mezzo di ricerca della prova che riguarda i cosiddetti « file di log ». In adesione ai criteri di progressività e proporzionalità, si prevede che il pubblico ministero possa chiedere all'intermediario la consegna dei documenti informatici e che in caso di diniego - o di mancata risposta - formuli richiesta al giudice per le indagini preliminari di emissione di un decreto di autorizzazione alla perquisizione modulato, nei suoi presupposti, in base alla gravità del reato per cui si procede. È espressamente previsto il dovere di rispetto delle garanzie di libertà del difensore, nonché l'obbligo di acquisire i documenti informatici richiesti mediante copia di essi su adeguato supporto, con una procedura che assicuri la conformità dei dati acquisiti a quelli originali e la loro immodificabilità. L’articolo 2 prevede due nuovi delitti contro l'amministrazione della giustizia: la prima fattispecie delittuosa è di natura dolosa e punisce l'inottemperanza intenzionale alla richiesta di consegna a prestatori di servizi intermediari. Viene, inoltre, prevista una forma di agevolazione colposa, con una graduazione proporzionale delle pene, nonché la giurisdizione italiana anche per il fatto commesso all'estero, in presenza di determinate condizioni.
L’articolo 3, infine, incide sul decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231: «nell'ottica di massima esaustività dell'intervento legislativo, muovendo dalla conoscenza del fenomeno, gestito da provider di dimensioni molto rilevanti, con articolazioni in Italia spesso periferiche, quando non del tutto assenti», stabilisce che la commissione dei nuovi delitti contro l'amministrazione della giustizia dia adito anche alla responsabilità dell'ente nel cui interesse questi sono commessi.