argomento: de jure condendo - misure cautelari
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di Elena Andolina
In data 30 maggio 2025 è stata assegnata alla Commissione Giustizia della Camera la p.d.l. C 2330, d’iniziativa dell’onorevole Calderone, recante “Modifiche al codice di procedura penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del medesimo codice in materia di riparazione per l'ingiusta detenzione”.
La presente proposta di legge intende intervenire a valle, sul procedimento per il riconoscimento dell'indennizzo per ingiusta detenzione e per gli errori giudiziari, ponendo l'attenzione sui tempi eccessivamente dilatati della relativa procedura, ma anche sul quantum debeatur in sede di liquidazione.
In tale direzione, l'articolo unico della presente proposta di legge, per un verso, incide sul codice di procedura penale. Non solo si raddoppia l'attuale tetto massimo liquidabile, ai sensi dell’art. l’art.315 c.p.p, da un miliardo di lire fino a 1.032.913,8 euro, ma si rendono certi e stringenti i tempi del procedimento, assegnando al giudice competente - mediante l’interpolazione dell’art. 646 c.p.p. - un termine di 5 giorni per la fissazione dell'udienza di comparizione delle parti e di successivi 30 per la decisione. Per altro verso, vengono modificate le norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, attraverso l’introduzione dell'articolo 176-bis, che, nell'ambito delle disposizioni sulle impugnazioni, precisa che l'udienza di trattazione dovrà avere luogo entro 30 giorni dalla data di fissazione della medesima.