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Novità sovranazionali

di Elena Zanetti

Il ventennale di Eurojust nella relazione per il 2022 del desk italiano

Il 2 marzo 2022 è stata presentata la Relazione annuale sull’attività dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria (Eurojust). L’art. 18, § 4, lett. e) del Regolamento istitutivo (UE) 2018/1727 [i testi degli atti normativi citati sono consultabili nel sito www.giustiziapenaleeuropea.eu] attribuisce, infatti, al direttore amministrativo il compito di predisporne il testo da sottoporre - ai sensi dell’art. 67, § 1 - all’adozione del Collegio, in vista della successiva trasmissione al Parlamento europeo, al Consiglio e ai Parlamenti nazionali.

segue

Oltre a fornire, come di consueto, un approfondito “spaccato” dello stato della cooperazione giudiziaria nel contesto dell’Unione, l’appuntamento ha assunto quest’anno una particolare valenza celebrativa, ricorrendo il ventennale dell’istituzione di Eurojust, avvenuta con Decisione 2002/187/GAI. Creata allo scopo «di stimolare e migliorare il coordinamento tra le autorità nazionali competenti degli Stati membri» sul fronte delle indagini e della cooperazione giudiziaria in materia penale (art. 3, § 1 Decisione), Eurojust ha contribuito in modo determinate al cambio di paradigma delle relazioni di cooperazione tra gli Stati membri. Gli anni trascorsi dalla nascita del nuovo organismo hanno, infatti, coinciso con il progressivo riassetto della cooperazione giudiziaria all’interno dello spazio giuridico europeo modellata sul principio del reciproco riconoscimento. In quel lasso di tempo, anche in virtù della ridefinizione del profilo organizzativo (v. Decisione 2003/659/GAI) e del profilo operativo (v. Decisione 2009/426/GAI e Regolamento (UE) 2018/1727) [per approfondimenti in materia sia consentito rinviare a E. Zanetti, Nasce l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale, in questa Rivista, 2019, p. 302], l’impulso fornito da Eurojust ha propiziato, infatti, «la progressiva formazione di un clima di maggior fiducia tra le magistrature dei vari Stati membri, contribuendo al funzionamento operativo degli strumenti basati sul principio del mutuo riconoscimento», oltre ad incentivare, sul versante del coordinamento investigativo transnazionale, la creazione di un «volano grazie al quale è possibile imporre, in molti casi, un approccio operativo e strategico diverso alle indagini transnazionali».

Da ultimo, la piena operatività - a far data dal 12 dicembre 2019 - del Regolamento (UE) 2018/1727 ha contribuito a rilanciare «la centralità dell’organismo» di cui è stata rinvigorita la “dimensione europea” non «solo sul piano formale per la sua espressa definizione come Agenzia contenuta nell’articolo 1 del Regolamento, ma anche per la riconosciuta capacità dello stesso di intraprendere iniziative operative indipendentemente dalle [continua ..]

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