Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

18/11/2020 - Cass., sez. V, 18 novembre 2020, n. 32428

argomento: corte di cassazione - sezioni semplici - mezzi di prova e di ricerca della prova

» visualizza: il documento (Cass., sez. V, 18 novembre 2020, n. 32428) scarica file

Articoli Correlati: intercettazioni ambientali mediante virus Trojan - autorizzazione del giudice per le indagini preliminari - esecuzione - prerogative del pubblico ministero - polizia giudiziaria

Le questioni relative all’installazione del virus trojan per l’intercettazione in relazione all’obiettivo da intercettare non attengono alla fase autorizzativa dell’attività investigativa demandata al giudice per le indagini preliminari, né alla verifica dei presupposti di legittimità delle intercettazioni, bensì alla fase esecutiva, già coperta dall'autorizzazione a disporre le stesse intercettazioni; l'esecuzione è consegnata alle prerogative del pubblico ministero che può delegare la polizia giudiziaria alle operazioni materiali di installazione tecnica degli strumenti (software, hardware, trojan) idonee a dar vita, in concreto, alle intercettazioni; eventuali modifiche degli strumenti già indicati nel decreto autorizzativo del GIP come quelli da utilizzare per eseguire le captazioni possono essere disposte dallo stesso pubblico ministero.

Le operazioni di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le captazioni, anche tramite virus trojan, costituiscono atti materiali rimessi alla contingente valutazione della polizia giudiziaria e l’omessa documentazione delle operazioni svolte dalla polizia giudiziaria non dà luogo ad alcuna nullità od inutilizzabilità dei risultati delle intercettazioni ambientali.