Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

10/07/2018 - Cass., sez. VI, 10 luglio 2018, n. 1400

argomento: decisioni in contrasto - misure cautelari

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La pronuncia si discosta dall’orientamento secondo cui la necessità di un'autonoma valutazione da parte del giudice delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza - richiesta dall'art. 292, c.1 lett. c), c.p.p., così come modificato dalla legge 16 aprile 2015, n. 47 - deve ritenersi assolta quando l'ordinanza, benché redatta con la tecnica del c.d. copia-incolla, accolga la richiesta del p.m. solo per talune imputazioni cautelari ovvero solo per alcuni indagati, in quanto il parziale diniego opposto dal giudice o la diversa graduazione delle misure costituiscono, di per sé, indice di una valutazione critica, e non meramente adesiva, della richiesta cautelare, nell'intero complesso delle sue articolazioni interne (Cass. sez. II, 23 maggio 2017, n. 25750; Cass., sez. VI, 6 dicembre 2016, n. 51936).

Nella sentenza in esame si esclude che il parziale diniego opposto dal giudice o la diversa graduazione delle misure siano segno di un esame critico della richiesta di misura cautelare da parte del giudice, essendo necessario che l’autonoma valutazione del giudice sia espressa in relazione alla specifica posizione del soggetto attinto dalla misura cautelare che costituisce oggetto di giudizio.