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De jure condendo
di Nicola Triggiani
“Pubbliche scuse” per l’imputato prosciolto e per il destinatario di una sentenza di non luogo a procedere o di un provvedimento di archiviazione
È stato assegnato in data 29 aprile 2021 alla Commissione Giustizia della Camera in sede referente il progetto di legge C. 2964, recante “Istituzione delle pubbliche scuse in caso di ingiusta accusa”, d’iniziativa dell’on. Belotti e altri.
La proposta parte dall’assunto - non contestabile - che l’essere sottoposti ad un procedimento penale rappresenta un evento che può sconvolgere la vita di una persona. Del resto, già Francesco Carnelutti ammoniva che il processo è esso stesso pena, sofferenza per l’imputato. Anche laddove il procedimento si concluda con una sentenza di assoluzione o addirittura, ancor prima, con una sentenza di non luogo a procedere o un provvedimento di archiviazione, nulla - come si legge nella Relazione di accompagnamento - potrà cancellare i danni morali, psicologici ed economici subiti nel corso delle indagini preliminari e poi, eventualmente, in caso di esercizio dell’azione penale, nel processo, specie laddove la vicenda, per le più svariate ragioni, sia balzata agli onori della cronaca e l’indagato/imputato sia stato “vittima” di un “processo mediatico”.
Quando, magari dopo molti anni, in spregio al principio della ragionevole durata ex art. 111, comma 2, secondo periodo, Cost., sopraggiunge una sentenza di assoluzione, “alla persona ingiustamente accusata, da un lato, resta, ovviamente, la soddisfazione per la conclusione di un incubo, ma dall’altro lato, il rammarico di non aver diritto a nessun risarcimento, neppure di tipo morale, per il calvario subito” (laddove non sia stato destinatario di misure custodiali e non sussistano, quindi, nemmeno i presupposti per richiedere la riparazione per ingiusta detenzione).
La proposta di legge intende, quindi, istituire “una sorta di risarcimento morale” - dunque a costo zero per la finanza pubblica - consistente in una lettera di scuse da parte dell’amministrazione giudiziaria nei confronti di chi non è ritenuto responsabile dei reati addebitatigli e dunque è vittima di una “ingiusta accusa”, come recita il titolo (tecnicamente non impeccabile) della [continua ..]