argomento: de jure condendo - azione/indagini preliminari
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di Elena Andolina
È stata assegnata alla Commissione Giustizia della Camera la proposta C. 2485, d’iniziativa dell’onorevole Galeazzo Bignami, recante “Modifiche all’art. 335 del codice di procedura penale in materia di iscrizione nel registro delle notizie di reato”.
Sebbene l'iscrizione nell'apposito registro non implichi automaticamente che la persona iscritta sia considerata colpevole, l’automatismo della procedura di cui all’art. 335 c.p.p. espone l'iscritto a una vera e propria gogna mediatica e ad un ingiustificato calvario giudiziario: ciò, a maggior ragione nei casi in cui si tratti di reati in cui è coinvolto personale appartenente alle Forze di polizia, per il quale l'iscrizione rappresenta un «atto dovuto» anche in relazione a fatti commessi nell'esercizio delle funzioni.
Obiettivo della proposta è quello di bilanciare due esigenze fondamentali: da un lato le garanzie derivanti dall'iscrizione nel registro degli indagati; dall'altro l'interesse a non subire le conseguenze dannose derivanti dall'iscrizione nel registro.
In tale ottica, l'articolo 1 della presente proposta di legge modifica l’art. 335 c.p.p., prevedendo che, in tutti i casi in cui sia ravvisabile una causa di giustificazione relativa alla notitia criminis pervenuta al pubblico ministero, questi debba procedere, entro il termine perentorio di sette giorni, ad accertamenti preliminari, al fine di valutare l'antigiuridicità o la legittimità della condotta e di evitare, se non strettamente necessaria, l'iscrizione nel registro degli indagati.