Il comitato dei ministri del consiglio deuropa aggiorna le regole penitenziarie europee
Con l’adozione della Raccomandazione R (2006)2–rev (consultabile nel sito del Consiglio d’Europa all’indirizzo: https://www.coe.int), avvenuta nel corso della 1380ª riunione dei Ministri, svoltasi a Strasburgo il 1° luglio 2020, il Consiglio d’Europa ha operato una nuova revisione delle Regole penitenziarie europee, punto di riferimento per la legislazione interna e le buone prassi degli Stati membri in materia di amministrazione penitenziaria, cui forniscono criteri minimi e principi comuni relativi a molteplici aspetti, quali il trattamento dei detenuti, la formazione del personale e la gestione degli istituti penitenziari.
Istituite nel 1987, ai sensi dell’art. 15.b dello Statuto del Consiglio d’Europa, grazie alla Raccomandazione R (87)3 – evoluzione delle Regole minime per il trattamento dei detenuti approvate nel gennaio 1973 dal Comitato dei ministri – le Regole erano state oggetto già nel 2006 di una radicale operazione di aggiornamento, sollecitata dai progressi registrati in ambito europeo sul versante «della politica penale e della gestione degli istituti penitenziari» e dalla necessità di adeguarle agli standard delle ulteriori Raccomandazioni messe a punto dal Consiglio d’Europa in materia (quali, ad esempio, le Raccomandazioni: R (89)12 sull’istruzione in carcere; R (93)6 riguardante aspetti criminologici e penitenziari del controllo di malattie infettive incluso l’AIDS e relativi problemi di salute in carcere; R (97)12 sul personale incaricato dell’applicazione di sanzioni e misure; R (98)7 riguardante gli aspetti etici e organizzativi dell’assistenza sanitaria in carcere; R (99)22 riguardante il sovraffollamento in carcere e l’inflazione della popolazione detenuta; R (2003)22 sulla liberazione condizionale (parole); R (2003)23 sulla gestione da parte delle amministrazioni penitenziarie dei detenuti condannati all’ergastolo e di altri detenuti con pene a lungo termine). In tale occasione, la portata degli aggiornamenti ritenuti necessari aveva indotto a sostituire in toto la Raccomandazione R(87)3 con un nuovo testo più coerente con «gli importanti cambiamenti sociali» e «i significativi sviluppi in campo penale» verificatisi negli ultimi decenni negli ordinamenti degli Stati membri. L’11 gennaio 2006 era stata dunque adottata una nuova Raccomandazione ad hoc – R (2006)2 – che introduceva un corpus di 108 principi, strutturato in nove parti [I – Principi fondamentali (n. 1-13); II – Condizioni di detenzione (n. 14-38); III – Salute (n. 39- 48); IV – Ordine (n. 49-70); V – Direzione e personale (n. 71-91); VI – Ispezione e controlli (n. 92-93); VII – Detenuti in attesa di giudizio (n. [continua..]