Nonostante le numerose riforme succedutesi negli anni, l’eccessiva lunghezza di molte “carcerazioni preventive” continua ad essere antica malattia della giustizia penale italiana, Questo scritto tenta d’indicare la via d’una possibile soluzione.
di Paolo Moscarini, Professore di procedura penale – Università di Roma LUISS
Conversione in legge del decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario
(L. 9 giugno 2025, n. 80)
La l. 9 giugno 2025, n. 80 (G.U., Sr. gen., 9 giugno 2025, n. 131) ha convertito con modificazioni il d.l. 11 aprile 2025, n. 48 (G.U., ...
di Ada Famiglietti
Il rapporto di Eurojust per l’anno 2024
L’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) ha reso noto il rapporto relativo all’attività svolta nel 2024, anno in cui l’organismo ha osservato un sensibile incremento del carico di lavoro. Basti pensare che, dei 12.972 procedimenti in corso (di cui 706 di iniziativa del Desk ...
di Lorenzo Agostino
Novità in tema di equa riparazione e responsabilità dei magistrati
Al cospetto della Commissione Giustizia della Camera si trova il d.d.l. C. 2248, presentato il 14 febbraio 2025 ad iniziativa dell’Onorevole Costa, recante «Modifiche al codice di procedura penale in materia di equa riparazione, nonché alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del ...
di Gioia Sambuco
Divieto di trattamenti inumani o degradanti – decadimento psicofisico del soggetto in regime speciale di detenzione ai sensi dell’art. 41-bis ord. pen.
Corte e.d.u., 10 aprile 2025, Morabito c. Italia
La decisione che ci si appresta a commentare affronta il tema della compatibilità tra il regime di detenzione differenziato, ai sensi dell’art. 41-bis ord. pen., e la ...
di Andrea Sivier
Una pronuncia della Grande Sezione in materia di controllo degli organi giurisdizionali nazionali sugli atti della Procura europea
(Corte di giustizia UE, Grande Sezione, 8 aprile 2025, causa C-292/23)
di Veronica Tondi
La sentenza in esame ha fornito significative indicazioni sull’oggetto e sulle modalità del controllo giurisdizionale degli atti della Procura europea.
Il rinvio ...
di Elisa Grisonich e Veronica Tondi
È illegittimo il rito camerale senza intervento dei difensori nel ricorso avverso i provvedimenti di convalida o di proroga del trattenimento dello straniero
(C. cost., sent. 10 aprile 2025, n. 39)
Con la sentenza in analisi, la Corte costituzionale è intervenuta sulla disciplina del ricorso per cassazione avverso i provvedimenti di convalida o di proroga del trattenimento dello ...
di Xènia Gordo Alarcón
La confisca e il sequestro ad essa strumentale sono disposti nei confronti del singolo concorrente nel reato limitatamente a quanto dal medesimo concretamente conseguito
(Cass., sez. un., 8 aprile 2025, n. 13783)
Le sezioni unite sono state investite della seguente questione: «Se, in caso di pluralità di concorrenti nel reato, la confisca per equivalente del relativo profitto possa ...
di Paolo Troisi
Impugnabilità del provvedimento di rigetto all’accesso ai programmi di giustizia riparativa
Cass., sez. V, 15 aprile 2025, n. 14833
Secondo il congegno delineato dall’art. 129-bis c.p.p., l’innesto nel procedimento penale dei programmi di giustizia riparativa è subordinato ad una decisione dell’autorità giudiziaria che, in ogni stato e grado del ...
di Paola Corvi
Aa.Vv. (a cura di), Le nuove frontiere della presunzione d’innocenza, Cedam, Milano, 2024, pp. XI-300
Il comma 2 dell’art. 27 Cost. recita icasticamente: “l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”.
Si tratta di un principio fondamentale del sistema accusatorio che, come tale, innerva plurime disposizioni del codice di rito e si ...
di Giuseppe Mastromarco
Secondo la Corte di cassazione presupposti indefettibili della prima condanna in appello sono la rinnovazione della dichiarazione ex art. 603, comma 3 bis, c.p.p., pur se assunta in sede di incidente probatorio, e la motivazione rafforzata del provvedimento sfavorevole al reo.
Tale orientamento nomofilattico estende – forse impropriamente – la portata del dato codicistico, tracciando ...
di Anna Chiara Dellerba, Dottoressa di ricerca in Diritto processuale penale – Università di Foggia
Con una pronuncia che si inserisce nel solco di un precedente orientamento giurisprudenziale, la Suprema Corte ha affermato che il mancato tempestivo deposito di un atto di indagine da parte del p.m., ai sensi dell’art. 416, comma 2, c.p.p., determina l’inutilizzabilità dello stesso, ma che tale atto probatorio può essere comunque acquisito e utilizzato dal giudice del ...
di Francesco Callari, Docente di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Palermo
L’utilizzabilità nel procedimento penale italiano delle chat criptate Sky-ECC ed EncroChat, acquisite all’estero tramite virus trojan e decrittate in Francia, è un tema che ancora non ha trovato pace. Con il presente lavoro si cerca allora di ricostruire sistematicamente la riconducibilità, ove possibile, delle attività svolte all’estero mediante ...
di Oscar Calavita, Assegnista di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Torino
Plurime novelle legislative hanno introdotto un ulteriore “doppio binario” processuale per taluni delitti contro la pubblica amministrazione, sortendo l’effetto complessivo di rendere meno appetibile la forma tradizionale di patteggiamento; al contempo, aumentando gli spazi di valutazione discrezionale in capo al giudicante, anche per la variante allargata. Ne derivano profili ...
di Eleonora Dei-Cas, Ricercatrice in Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
La questione dell’impugnabilità dell’ordinanza in tema di invio ai servizi riparativi ha rappresentato un primo banco di prova per l’accesso alla giustizia riparativa, chiamando la Corte di cassazione a una messa a fuoco del provvedimento adottato ai sensi dell’art. 129-bis c.p.p. Dopo alcuni arresti giurisprudenziali volti a escludere o circoscrivere seccamente ...
di Giovanni Vinti, Dottorando di ricerca in Diritto processuale penale – Università di Pisa
L’autore, attraverso il presente contributo ripercorre, dapprima, le tappe che hanno portato all’affermazione dell’affettività in carcere per detenuti e internati come un vero e proprio diritto. Successivamente, l’autore esaminando il significato dell’introduzione nell’ordinamento del reclamo giurisdizionale ex art. 35-bis ord. penit., l’ambito ...
di Elisa Bei, Dottoranda di Ricerca in Diritto Pubblico, Giustizia penale e internazionale – Università di Pavia
Il procedimento per decreto penale, in quanto presuppone l’accertamento giudiziale del fatto storico e della responsabilità dell’imputato, integra gli estremi di un vero e proprio giudizio di merito, per cui deve svolgersi davanti ad un giudice terzo e imparziale, scevro da convinzioni precostituite allorché pronuncia il decreto. Il presente lavoro analizza ipotesi di ...
di Pasquale Ventura, Avvocato – Docente a contratto – Università degli Studi del Piemonte Orientale
Il nostro attuale sistema giudiziario non può sottrarsi al bisogno di realizzare un congruo contemperamento tra l’esigenza di tutelare il dichiarante vulnerabile dal rischio di vittimizzazione secondaria e i principi di un processo penale “giusto”.
Le Sezioni unite nel ricostruire il ruolo delle parti e del giudice relativamente alla richiesta di incidente probatorio ...
di Agata Ciavola, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università Kore di Enna
La sentenza in commento giunge a riconoscere parzialmente illegittimo l’art. 2641 c.c. per contrasto con il principio di proporzionalità della pena. La soluzione elaborata dalla Corte costituzionale ribadisce la necessità di scongiurare sovradosaggi sanzionatori che appaiono sintomatici di un’evidente irrazionalità innanzi al quadro di valori rilevanti e – ...
di Marzia Valilà, Dottoranda di ricerca in diritto penale – Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Immaginando uno strumento a salvaguardia della presunzione di innocenza, la sesta sezione penale della Corte di cassazione chiarisce il rimedio attivabile a fronte di un decreto di archiviazione il cui contenuto riveli indebiti apprezzamenti sulla colpevolezza dell’indagato.
Se, in precedenza, contro quest’ultima evenienza era possibile esperire il ricorso per cassazione per ...
di Paolo Pepe, Dottorando di ricerca – Università della Calabria
La questione concernente gli effetti della cancellazione dell’ente dal registro delle imprese sulla responsabilità amministrativa da reato dell’ente è stata affrontata più volte e con soluzioni differenti dalla giurisprudenza e meriterebbe una presa di posizione da parte delle Sezioni Unite della Cassazione (se non addirittura l’intervento del legislatore, ...
di Gaia Caneschi, Ricercatrice di diritto processuale penale – Università degli Studi di Milano
L’A. analizza alcuni degli aspetti più innovativi della Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio (UE) 2024/1260 riguardante il recupero e la confisca dei beni, approvata Il 24 aprile 2024, recante il tentativo di armonizzazione degli strumenti destinati alla confisca dei proventi o degli strumenti del reato lungo tutto il percorso che va dalla fase delle indagini a quella ...
di Carla Pansini, Professoressa ordinaria di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Il Regolamento europeo 2023/1543 ha introdotto un nuovo modello di circolazione transfrontaliera delle prove elettroniche che prescinde dal dialogo tra autorità giudiziarie. Certamente, tale innovativo meccanismo consente un significativo accorciamento dei tempi di acquisizione di e-evidence. Tuttavia, la formazione della prova digitale, che avviene prevalentemente nel corso delle indagini ...
di Giuseppe Tabasco, Ricercatore di Diritto processuale penale – Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
Il saggio si occupa del dibattito in corso sulle riforme della giustizia del governo di centro-destra, ad esso partecipa, con un’opposizione radicale, la magistratura organizzata. Nel discorso pubblico si colgono retoriche contrapposte, che, in modo diverso, convergono sulla denuncia del pericolo di una “politicizzazione” della giustizia. L’autore distingue ...
di Gaetano Insolera, Professore di diritto penale – Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Alla domanda «Dove va il processo penale?» l’autore risponde indicando tre scenari. Il primo è quello della persistente vitalità del rito accusatorio cui si contrappone, da parte di qualche studioso, un futuro in cui la giustizia penale è avviata verso il ritorno al modello del 1930, quanto meno nella fase delle indagini preliminari in cui il pubblico ...
di Ennio Amodio, Professore emerito di procedura penale – Università di Milano