Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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Rassegna bibliografica (di Alessandra Sanna)


Consulich-M. Miraglia-A. Peccioli (a cura di), Alternative al processo penale? Tra deflazione, depenalizzazione, diversion e prevenzione. Atti del convegno Università degli Studi di Genova, 12 Aprile 2019, Torino, 2020, pp. 1-208 Il volume rappresenta la sintesi di una riflessione corale tra studiosi in ordine all’interrogativo forse più urgente che attanaglia negli ultimi decenni gli operatori della giustizia penale. Quali siano le strade per arrestare, se non risolvere, i guasti derivanti dalla ipertrofia delle incriminazioni e dei processi penali dinanzi all’operato del legislatore, primo artefice della degenerazione. Ove si guardi all’evoluzione normativa ci si accorge come le soluzioni convoglino verso la fuga dal tradizionale modello penale, attraverso la ricerca di alternative alla risposta punitiva, al processo, alla detenzione. A ciascuna di esse il volume dedica un’attenta analisi critica, a partire dagli strumenti di contrazione del controllo penale. Vi rientrano le forme di timida depenalizzazione, ricercata attraverso la metamorfosi di fattispecie criminose in illeciti civili. All’apparenza fertile, la soluzione, nell’introdurre le discusse pene private, rappresenta un terreno scivoloso in punto di garanzie, che rischiano di essere sacrificate sull’altare delle esigenze deflative. Sul medesimo solco si assiste all’incremento delle misure di prevenzione soprattutto di quelle praeter delictum: qui, secondo il parere unanime degli Autori, la “fuga” – dal processo penale verso quello di prevenzione – assume un’assorbente connotazione negativa, configurando un meccanismo repressivo indifferente alle garanzie del cittadino. Meno esposti su questo versante risultano gli istituti di diversion, in cui la fuga dal processo, orientata all’estinzione del reato, si riempie di contenuti riparativi, capaci di rispondere, assai meglio del­l’al­veo processuale, alle esigenze di ascolto delle vittime. Ma la fuga dal processo può realizzarsi anche attraverso meccanismi destinati a trasfigurarlo, svuotandolo dei connotati tipici della giurisdizione. In questa prospettiva il volume volge uno sguardo al futuro immediato, per interrogarsi sugli inquietanti risvolti che il progresso tecnologico e l’intelligenza artificiale potrebbero determinare sulla natura stessa dell’accertamento. Si allude non solo agli strumenti di raccolta della prova, ma anche all’uso di software predittivi – come già avviene in alcuni ordinamenti di common law – impiegati in funzione sostitutiva della valutazione giudiziale. Chiude l’opera il capitolo dedicato ad una tendenza contrapposta a quella centrifuga, ovvero la dilatazione smisurata dei tempi processuali, impermeabili, stando all’ultima novella legislativa in materia, al diritto all’oblio sotteso alla prescrizione. Ma è un contributo solo [continua..]

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