Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore
24/05/2023
Fascicolo straordinario - La disciplina transitoria della c.d. riforma Cartabia

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LA DISCIPLINA TRANSITORIA DELLA C.D. RIFORMA CARTABIA
Premessa

Il recente intervento riformistico avvenuto ad opera del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 ha fatto sorgere molteplici dubbi circa la tenuta del classico sistema della giustizia penale a favore di un nuovo assetto normativo che ridetermina gli equilibri e le funzioni dei soggetti protagonisti della contesa processuale. Spunti interessanti, funzionali a sondare la ratio ed a comprendere se il ...
di Donatello Cimadomo, Professore associato di Procedura penale – Università degli Studi di Salerno

La procedibilità dei reati sessuali in caso di mutamento della procedibilità dei reati connessi

In sede di conversione del d.l. n. 162/2022, la l. n. 199/2022 ha introdotto una disciplina transitoria ad hoc per i reati in materia sessuale: la nuova previsione di cui all’art. 85, comma 2-ter, del d.lgs. n. 150/2022 chiarisce che per i reati di cui agli art. 609-bis, 612-bis e 612-ter, c.p. connessi ad un reato procedibile d’ufficio e commessi prima dell’entrata in vigore ...
di Nicola Pisani, Professore ordinario di Diritto penale – Università degli Studi di Teramo

Termini per la costituzione di parte civile

Nei casi in cui, al momento dell'entrata in vigore delle nuove norme, si sia già superata la fase dell’accertamento sulla costituzione delle parti in udienza preliminare, in mancanza di una disposizione di raccordo, si sarebbe pregiudicata la possibilità della costituzione della parte civile in dibattimento. È stata, quindi, introdotta la nuova disposizione che prevede ...
di Francesco Vergine, Professore ordinario di Diritto processuale penale – LUM Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”

Le notificazioni al querelante

La disposizione transitoria di cui all'art. 86 del d.lgs. n. 150/2022 prevede che il regime semplificato di notificazione degli atti alla persona offesa che abbia presentato querela si applicherà solo alle querele presentate dopo l'entrata in vigore del decreto, salvi i casi in cui il querelante abbia comunque provveduto – pur non essendovi ancora formalmente tenuto – a ...
di Francesco Vergine, Professore ordinario di Diritto processuale penale – LUM Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”

La progressiva digitalizzazione del processo

Il contributo si propone di analizzare gli effetti che l'emanazione della disciplina transitoria di cui all'art. 87 del d.lgs. n. 150/2022 ha imposto nel sistema mediante l'introduzione del nuovo processo penale telematico, anche con riguardo alle difficoltà che l’attuazione di tale riforma comporta nella prassi applicativa, per la compressione di alcune garanzie poste a tutela ...
di Vinicio Nardo, Avvocato, Foro di Milano

La semplificazione delle attività di deposito di atti, documenti e istanze

Il d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, convertito nella l. 30 dicembre 2022, n. 199, ha introdotto una serie di disposizioni al fine di disciplinare le attività di deposito di atti, documenti e istanze. In attesa della completa attuazione del “processo penale telematico”, l'art. 5-quinquies, inserito nel corso dell'esame in sede referente del d.l. n. 162/2022, ha introdotto l'art. ...
di Vito Di Nicola, Presidente di Sezione – Corte di Cassazione

La restituzione nel termine

La riforma Cartabia ha introdotto un rimedio finalizzato a consentire all'imputato giudicato in assenza di essere rimesso nei termini per la proposizione dell'impugnazione quando fornisca al giudice la prova della mancata, incolpevole, conoscenza del processo. In considerazione dell’entrata in vigore della causa di improcedibilità dell’azione penale (ex art. 344-bis, c.p.p.), ...
di Luigi Palmieri, Dottore di ricerca in Teoria delle istituzioni dello Stato – Università degli Studi di Salerno

Iscrizione della notizia di reato, durata delle indagini preliminari e rimedi alla stasi del procedimento: il mosaico della disciplina

Dettata dall'art. 88-bis d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, la disciplina intertemporale relativa alle indagini preliminari nasce dall'esigenza di evitare un brusco transito dal vecchio al nuovo scenario normativo, che si caratterizza per molteplici e radicali modifiche. Allo scopo, è stato introdotto un regime a efficacia differita, che, però, risponde a coordinate non del tutto ...
di Daniele Vicoli, Professore associato di Diritto processuale penale – Università di Bologna

L'inappellabilità delle sentenze di non luogo a procedere

La riforma Cartabia ha modificato la disciplina dell'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere, prevedendo l’inappellabilità delle sentenze relative a reati puniti con la sola pena pecuniaria o con pena alternativa. Rispetto alla disciplina previgente, l'inappellabilità è stata estesa anche alle sentenze pronunciate in relazione a delitti puniti con la multa ...
di Luigi Palmieri, Dottore di ricerca in Teoria delle istituzioni dello Stato – Università degli Studi di Salerno

Processo in assenza dell'imputato

Dopo aver indicato i principi ed i criteri direttivi della riforma in tema di processo in assenza, il presente studio affronta il delicato tema della disciplina transitoria, che regola le situazioni giuridiche del presente e del passato attraverso una lettura critica delle disposizioni.
di Alessio Gaudieri, Assegnista di ricerca in Procedura penale – Università degli Studi di Salerno

Le disposizioni in materia di udienza predibattimentale

L'art. 554-bis introduce un vaglio giurisdizionale preliminare per i giudizi dinnanzi al tribunale in composizione monocratica, all’interno della quale vengono anticipate le tipiche attività preliminari al dibattimento, diviene la sede per le richieste di riti alternativi, oltre a prevedere una verifica della ragionevole previsione di condanna dell’im­putato ovvero il suo ...
di Giovanni Barrocu, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Sassari

Sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato

La norma in commento si occupa di disciplinare le questioni di diritto transitorio relative all’ampliamento dei potenziali destinatari del rito differenziato, sia per garantire l'accesso a tutti i potenziali beneficiari i cui procedimenti sono in corso di svolgimento sia per ottenere il maggiore effetto deflattivo possibile.
di Giovanni Barrocu, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Sassari

Rimedi per l'esecuzione delle decisioni della Corte e.d.u.

L'art. 91 del d.lgs. n. 150/2022 prevede che, quando la decisione con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo abbia accertato una violazione dei diritti riconosciuti dalla Cedu o dai Protocolli addizionali alla stessa e la decisione sia divenuta definitiva in data anteriore all’entrata in vigore del decreto-legislativo, il termine di cui all'art. 628-bis, comma 2, c.p.p. decorra dal ...
di Mattia Arleo, Dottorando di ricerca in Procedura penale – Università degli Studi di Salerno

Le pre-condizioni per la concreta operatività del sistema di restorative justice

Il sistema di giustizia riparativa delineato nel Titolo IV del d.lgs. n. 150/2022 potrà concretamente operare e dispiegare i suoi effetti nel procedimento penale e nella fase dell’esecuzione della pena solo dopo che si sarà provveduto alla costituzione dell’articolata rete di organismi e strutture prefigurata nello stesso provvedimento di riforma (id est, la ...
di Girolamo Daraio, Professore aggregato di Diritto penitenziario – Università degli Studi di Salerno

Le insidie del nuovo regime di documentazione della prova dichiarativa

La riproduzione audiovisiva diventa la modalità privilegiata di documentazione della prova dichiarativa. Sebbene, la riforma risponda, legittimamente, all'esigenza di rendere più completa e, quindi, più fedele la verbalizzazione, essa, tuttavia, nasconde numerose insidie, rischiando di alterare gli equilibri posti a fondamento del processo di tipo accusatorio. Un risultato ...
di Agata Ciavola, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Enna “Kore”

Le disposizioni in materia di pene sostitutive delle pene detentive brevi

L'ampiezza della riforma delle pene sostitutive ha reso inevitabile l'introduzione di disposizioni dirette a regolare le numerose problematiche derivanti dalla successione delle leggi nel tempo. Tre gli ambiti nei quali è intervenuto il legislatore con disposizioni per lo più ispirate al principio del favor rei: il giudizio di cognizione; il processo di legittimità; i lavori ...
di Alessandro Diddi, Professore associato di Diritto processuale penale – Università della Calabria

Pena pecuniaria e nuovi schemi esecutivi

Nel tracciare la disciplina transitoria in materia di esecuzione delle pene pecuniarie, il legislatore delegato ha reso normalmente applicabile il rinnovato assetto ai soli fatti commessi dopo l’entrata in vigore della riforma; ciò sia per rispettare il canone costituzionale dell’irretroattività in peius, sia per rispondere alle esigenze organizzative della magistratura ...
di Paolo Troisi, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Roma Tor Vergata

L'iscrizione nel casellario giudiziale di provvedimenti di condanna alle sanzioni sostitutive

Il d.lgs 10 ottobre 2022, n. 150, meglio noto come “riforma Cartabia”, ha riformato anche il sistema sanzionatorio, prevedendo una nuova disciplina delle pene sostitutive delle pene detentive brevi finalizzata alla semplificazione, alla speditezza ed alla razionalizzazione del procedimento penale. Si è resa, così, necessaria una disciplina transitoria che regolasse ...
di Alessio Gaudieri, Assegnista di ricerca in Procedura penale – Università degli Studi di Salerno

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