Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore
30/11/2017
Fascicolo 6

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I confini operativi della regola di giudizio incarnata dal paradigma bard

La cultura processualpenalistica ha prevalentemente accolto con grande scetticismo l’introduzione del criterio risolutore del fatto incerto dell’oltre ogni ragionevole dubbio. Ciononostante, l’ingresso del canone bard nel nostro sistema ha condizionato in modo significativo gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, tanto che il paradigma bard ha svolto ...
di Elena Maria Catalano

SCENARI
Novità sovranazionali
di Francesca Manfredini
De jure condendo
di Marilena Colamussi
Corti europee
di Giorgio Crepaldi
Corte costituzionale
di Wanda Nocerino
Sezioni Unite
di Rosa Gaia Grassia
Decisioni in contrasto
di Paola Corvi
AVANGUARDIE
Il giudice di legittimità può valutare gli "altri atti del processo" a contenuto probatorio

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE III, SENTENZA 9 GIUGNO 2017, N. 28697 – PRES. SAVANI; REL. DI STASI La novella dell’art. 606, comma 1 lett. e), cod. proc. pen. ad opera della L. n. 46 del 2006 consente che, per la deduzione dei vizi della motivazione, il ricorrente faccia riferimento come termine di comparazione anche ad atti del processo a contenuto probatorio, ed introduce così ...

Il revirement della Corte di cassazione in merito alla valutazione degli "altri atti del processo". A proposito del novellato art. 606 c.p.p.

Con la pronuncia in commento la Corte di cassazione pare operare un’inversione di rotta rispetto ai precedenti orientamenti ritenendo che il giudice di legittimità può avere accesso agli atti del processo a contenuto probatorio purché la “prova travisata” (omessa o inesistente) sia decisiva, ai fini della valutazione del vizio di motivazione, e ...
di Claudia Cavaliere

Il diritto di presentare querela nell'interesse della società fallita

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE V, SENTENZA 9 GIUGNO 2017, N. 28746 – PRES. NAPPI; REL. SETTEMBRE In relazione ai beni costituenti la massa fallimentare, legittimato alla proposizione della querela non è solo il curatore, ma anche il proprietario, che è privato, col fallimento, dell’amministrazione e disponibilità dei beni (L. Fall., art. 42), ma non della ...

Il diritto dell'amministratore di una società fallita di presentare querela

Le riflessioni muovono da una breve analisi delle principali questioni legate alla individuazione della persona offesa del delitto di furto e alla sua titolarità del diritto di querela allorquando si tratti di una società commerciale; inoltre, l’Autore analizza il problematico riconoscimento del diritto di querela dell’amministratore dopo la dichiarazione di fallimento e ...
di Federico Lucariello

Il ricorso straordinario per errore di fatto ed il giudizio di revisione: quali ambiti applicativi?

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 17 MARZO 2017, N. 13199 – PRES. CANZIO; REL. FIDELBO È ammissibile la richiesta, avanzata ai sensi dell’art. 625-bis cod. proc. pen., per la correzione dell’errore di fatto contenuto nella sentenza con cui la Corte di cassazione abbia dichiarato inammissibile o rigettato il ricorso contro la decisione negativa della Corte ...

Il ricorso straordinario per errore di fatto: un rimedio giuridico processuale oramai generalizzato per far valere gli errori percettivi

È ammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto, che sia proposto avverso la sentenza con cui la Corte di cassazione abbia dichiarato inammissibile o rigettato il ricorso contro la decisione negativa ˗pronunciata in sede di revisione ˗ della Corte di appello: infatti, i provvedimenti emessi dalla Corte di cassazione assoggettabili al ricorso ...
di Gianrico Ranaldi

Disponibilità di un'attività lavorativa ed accesso all'affidamento in prova

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE I, SENTENZA 10 GENNAIO 2017, N. 19637 – PRES. VECCHIO; REL. SARACENO La concreta possibilità di svolgere un lavoro non rientra tra i requisiti normativamente richiesti per l’accesso alla misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale.  

Attività lavorativa e giudizio prognostico finalizzato alla concessione dell'affidamento in prova

La decisione sull’istanza di affidamento in prova al servizio sociale postula la formulazione di un giudizio prognostico di idoneità della misura alternativa a contribuire alla rieducazione del condannato ed a prevenire il pericolo di commissione di ulteriori reati, il quale deve tener conto di una pluralità di indici di matrice normativa e giurisprudenziale e che non ...
di Giuseppe Magliocca

DIBATTITI TRA NORME E PRASSI
La riforma Orlando: profili di diritto penale sostanziale

Nell’articolo vengono esaminati i principali aspetti di diritto penale sostanziale della riforma Orlando. In prima battuta, vengono analizzate la nuova disciplina in materia di prescrizione del reato, la causa di estinzione del reato per la riparazione del danno (art. 162-ter c.p.) e le modifiche di pena per alcuni delitti. Successivamente, sono considerati i principi della legge ...
di Enrico Maria Ambrosetti

Processo penale e legge n. 103 del 2017: la riforma che non c'è

Muovendo dagli obiettivi perseguiti con la recente l. 23 giugno 2017, n. 103, che ha inciso in misura significativa la materia processuale penale, il contributo esamina le modifiche apportate al codice di rito, alle norme attuative e alle disposizioni complementari, proponendo per ciascun intervento l’analisi dell’impatto sul sistema, anche nel quadro della giurisprudenza di rilievo, ...
di Elisa Lorenzetto

Le tre deleghe sulla riforma processuale introdotte dalla legge n. 103 del 2017

Con il presente contributo, l’Autore analizza le tre importanti deleghe – in materia di intercettazioni, impugnazioni e ordinamento penitenziario – contenute nella recente legge n. 103 del 2017 (c.d. Riforma Orlando), evidenziandone tanto gli aspetti migliorativi quanto quelli che potranno eventualmente rivelarsi più problematici. Non sono mancate brevi considerazioni in ...
di Pierpaolo Dell'anno

ANALISI E PROSPETTIVE
Disorientamenti giurisprudenziali in tema di ne bis in idem e

Prosegue l’incerto cammino della giurisprudenza nazionale volto ad assicurare al divieto di secondo giudizio sancito dall’art. 649 c.p.p. un’applicazione coerente con i canoni garantiti dagli artt. 4, prot. 7, Cedu e 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La pronuncia della grande camera della Corte di Strasburgo nel caso A e B c. Norvegia fa sorgere ...
di Fabio Cassibba

Processo penale e mezzi di comunicazione di massa: un instabile stato dell'arte

I moderni mezzi di comunicazione di massa concentrano l’attenzione non più sul tardivo dibattimento ma sulle indagini preliminari. La disciplina del codice sul divieto di pubblicazione, labirintica e lacunosa, non impedisce la diffusione delle intercettazioni una volta caduto il segreto investigativo. Il conseguente pregiudizio del diritto alla riservatezza dei terzi estranei ...
di Giovanni Paolo Voena

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