Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore
31/01/2019
Fascicolo 1

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Punire o reintegrare? Prospettive minime sul regime sanzionatorio contro gli enti

Il contributo verte sulla possibilità di adottare nel procedimento contro gli enti le clausole che permettono risposte non tradizionali, già note nell’ambito del giudizio penale nei confronti dell’imputato.
di Adolfo Scalfati

SCENARI
Novità legislative interne
di Ada Famiglietti
Novità sovranazionali
di Valentina Vasta
De jure condendo
di Orietta Bruno
Corti europee
di Marco Bastianello
Corte costituzionale
di Donatella Curtotti
Sezioni Unite
di Paola Garofalo
Decisioni in contrasto
di Paola Corvi
AVANGUARDIE
Sì alla sospensione del procedimento con messa alla prova a seguito di nuova contestazione di una circostanza aggravante (Corte costituzionale, sentenza 21 marzo 2018, n. 141 – Pres. e Rel. Lattanzi)

È costituzionalmente illegittimo l’art. 517 c.p.p., nella parte in cui, in seguito alla nuova contestazione di una circostanza aggravante, non prevede la facoltà dell’imputato di richiedere al giudice del dibattimento la sospensione del procedimento con messa alla prova.

Nuove contestazioni e messa alla prova: non ancora completo il quadro dei rapporti tra modifiche dell'imputazione e accesso ai riti alternativi

La Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità, per contrasto con gli artt. 3 e 24, comma 2, Cost., dell’art. 517 c.p.p., nella parte in cui, in seguito alla nuova contestazione di una circostanza aggravante, non prevede la facoltà dell’imputato di richiedere al giudice del dibattimento la sospensione del procedimento con messa alla prova. Superata la ...
di Leonardo Nullo

Illegittimi gli sbarramenti di accesso all'assistenza in esterno alla prole per le condannate ex art.4-bis ord. penit. (Corte Costituzionale, sentenza 4 luglio 2018, n. 174 – Pres. Lattanzi; Rel. Zanon)

È costituzionalmente illegittimo l’art. 21-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), nella parte in cui, attraverso il rinvio al precedente art. 21, con riferimento alle detenute condannate alla pena della reclusione per uno dei delitti di cui ...

Automatismi penitenziari e tutela del minore: la Consulta detta i criteri di bilanciamento

La pronuncia si inserisce nel solco di una copiosa giurisprudenza costituzionale tesa alla rimozione degli automatismi penitenziari che irragionevolmente comprimono il diritto dell’infante a godere delle cure della madre detenuta. La censura investe, questa volta, la disciplina di accesso al beneficio dell’assistenza della prole in esterno, la quale, escludendo alcune categorie di ...
di Maria Chiara Saporito

La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità della disciplina che subordina l'astensione del difensore alla volontà dell'imputato detenuto (Corte Costituzionale, sentenza 27 luglio 2018, n. 180 – Pres. Lattanzi; Rel. Amoroso)

È costituzionalmente illegittimo l’art. 2-bis della legge 13 giugno 1990, n. 146, nella parte in cui consente che il codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati adottato in data 4 aprile 2007 dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) e da altre associazioni categoriali (UCPI, ANF, AIGA, UNCC), valutato idoneo dalla ...

Astensione collettiva e procedimento con detenuti. La decisione della Consulta e le ricadute processuali

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disposizione contenuta nell’art. 2-bis, l. n. 146/1990, nella parte in cui consente che il codice di autoregolamentazione delle astensioni degli avvocati interferisca con la disciplina della libertà personale, permettendo all’imputato, sottoposto a custodia cautelare, di chiedere o ...
di Teresa Alesci

La Grande Camera ritorna sulla confisca urbanistica fissandone i margini di compatibilità con il principio di legalità penale e la presunzione di innocenza (Corte E.D.U., Grande Camera, 28 giugno 2018, G.I.E.M. S.R.L. e altri C. Italia)

Le misure di confisca costituiscono delle «pene» ai sensi dell’articolo 7 della Convenzione: tale conclusione, che è il risultato dell’interpretazione autonoma della nozione di «pena» ai sensi dell’articolo 7, comporta l’applicabilità di questa disposizione, anche in assenza di un procedimento penale ai sensi dell’articolo 6. ...

Prescrizione, confisca e processo nella sentenza G.I.E.M. e altri c. Italia

Ribaltando le conclusioni cui era pervenuta la sentenza Varvara c. Italia, la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo, con la sentenza GIEM c. Italia, ha reputato compatibile al canone di legalità una confisca penale disposta a seguito di una declaratoria di prescrizione del reato. La pronuncia europea si allinea, in tal modo, a quanto affermato dalla Corte ...
di Antonino Pulvirenti, Marco Lo Giudice

Le Sezioni Unite ribadiscono la necessità di motivare il sequestro probatorio (Corte di Cassazione, Sez. UN., sent. 27 luglio 2018, n. 36072 – Pres. Carcano; Rel. Andreazza)

Il decreto di sequestro probatorio, così come l’eventuale decreto di convalida, anche qualora abbia ad oggetto cose costituenti corpo di reato, deve contenere una specifica motivazione in ordine alla finalità perseguita per l’accertamen­to dei fatti.  

Sequestro del corpo del reato e onere motivazionale: dopo un tormentato dibattito interpretativo raggiunto

La Corte di cassazione, a Sezioni Unite, affronta un tema non nuovo nella giurisprudenza di legittimità, giungendo a sostenere la soluzione interpretativa, invero, già prevalente. L’importanza che riveste la decisione in analisi non è, dunque, individuabile nel novum, quanto piuttosto nella scelta ermeneutica in sé, volta ad esaltare ...
di Maria Francesca Cortesi

DIBATTITI TRA NORME E PRASSI
Passenger Name Records, privacy e accertamento penale

L’utilizzo, al fine di prevenire e reprimere i reati, dei dati del codice di prenotazione dei passeggeri dei vettori aerei se, da un lato, può rivelarsi valido strumento per fronteggiare il terrorismo ed altre gravi forme di criminalità, dall’al­tro, dà vita ad un sistema di sorveglianza di massa fondato sulla raccolta indiscriminata e l’analisi ...
di Paolo Troisi

La captazione dei colloqui difensivi: novità legislative e ruolo della polizia giudiziaria

Al fine di garantire una piena ed efficace tutela all’esercizio libero e sereno dell’attività difensiva, l’ordinamento non consente l’intercettazione dei dialoghi tra l’indagato e il suo difensore: infatti, di fronte ad una simile esigenza di riservatezza, l’interesse all’accertamento della responsabilità diviene secondario. Tuttavia, i ...
di Giorgia Padua

La legge sui testimoni di giustizia: non più figli di un Dio minore

La legge n. 6 del 21 febbraio 2018 ha attribuito un’autonoma considerazione alla figura dei testimoni di giustizia, cioè a quelle persone che, per effetto delle dichiarazioni rese in procedimenti penali soprattutto di criminalità organizzata, si trovano esposte ad un serio pericolo. La considerazione, attraverso strumenti concreti, offerta ai diversi ambiti della vita ...
di Nicola Russo

ANALISI E PROSPETTIVE
I recenti orientamenti in tema di revisione delle sentenze di proscioglimento con condanna al risarcimento

La giurisprudenza di legittimità per lungo tempo ha ritenuto non soggette a revisione le sentenze di proscioglimento per prescrizione con condanna alle statuizioni civili, attesa l’impossibilità di ricondurre simili pronunce nell’alveo delle sentenze di condanna stricto sensu intese. Sulla scorta delle indicazioni europee, però, si è ...
di Francesca Delvecchio

L'autodifesa esclusiva nel processo penale statunitense

L’autodifesa esclusiva, praticata già in epoca coloniale, e riconosciuta dalla Corte suprema come diritto di rango costituzionale nel 1975, è una presenza tuttora visibile negli USA, principalmente, per ragioni ideologiche e socio-economiche, non ostante la sua ammissibilità di modello di difesa alternativo alla difesa tecnica abbia dato e dia luogo a molteplici ...
di Rosanna Gambini

La testimonianza della polizia giudiziaria sul contenuto delle conversazioni intercettate: quando la prassi dimentica il valore del principio di legalità della prova

È sempre più diffuso in giurisprudenza l’orientamento secondo cui è possibile utilizzare come prova la testimonianza de­gli ufficiali di polizia giudiziaria sul contenuto delle conversazioni intercettate. Tale prassi conferma la tendenza da parte dei giudici a non tollerare aprioristiche esclusioni in materia probatoria e a considerare utilizzabile qualsiasi ...
di Agata Ciavola

Le c.d. indagini 'anfibie': linee di fondo sul controverso legame tra attività ispettive e processo penale

Sin dall’esperienza codicistica previgente, il tema relativo all’utilizzabilità degli atti assunti in sede ispettiva e di vigilanza ha determinato la formazione di numerose questioni interpretative di cui oggi, nonostante le numerose pronunce della Corte costituzionale e la coniazione di una normativa ad hoc, ancora si discute.
di Matteo Rampioni

La controversa natura delle soglie di punibilità

Prendendo le mosse dall’analisi del quadro normativo e dei principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in materia di soglie di punibilità, l’Autore si sofferma sulla natura giuridica di questo problematico istituto, esaminando nel dettaglio le molteplici soluzioni ipotizzabili.
di Carlo Longari

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